Questa gigantesca testa di granito
apparve una mattina, dopo una furiosa tempesta di sabbia, nel Vhâcondàr settentrionale. Ero in perlustrazione
in pieno deserto con alcune guide della satrapia berbera degli Alahikineti, tra
l’oasi di Karmuti e la città di Alahikin. Fummo sorpresi da una tempesta in piena
notte e ci riparammo in un “budello di drago”, come lo chiamano i nativi: un
pozzo carsico strettissimo che si apre in profondità in una cavità naturale. Passata
la furia degli elementi, ci accorgemmo che il vento aveva spostato intere dune
di sabbia e rivelato questo sorprendente vestigio di una civiltà scomparsa. Gli
Alahikineti sono abituati a questo genere di apparizioni; infatti chiamano la
parte di deserto in cui ci trovavamo “Ir’Elerkir”,
il burlone, perché fa apparire e
scomparire a suo piacimento colonne di pietra, sculture, statue gigantesche e,
dicono i più fantasiosi, intere città. Ho voluto subito riprodurre l'enorme
testa, facendo posare accanto una delle guide per rendere bene le sue proporzioni
colossali. Le tempeste di sabbia ci tormentarono ancora per
giorni ma già la mattina dopo la testa era scomparsa sotto una gigantesca
duna, come se non fosse mai esistita. Il "burlone" si era esibito nell'ennesimo gioco di prestigio.
Questa immagine sembra una cartolina... con quelle scritte su a destra. Una vera cartolina Fantasy!
RispondiEliminaBellissima.
Annalisa