martedì 27 agosto 2013

Nani Guerrieri.


Incontrai questo gioviale Nano lungo la strada che, da Solian, conduce a Vetwadàrt, la Città Vecchia imperiale. Era diretto al distretto minerario di Gøtcha-kun, le “caverne del fango”, alle pendici del Kârss. Si fermò volentieri a fare due chiacchiere con me, cosa davvero strana per un Nano, e accettò con entusiasmo di posare per un veloce ritratto. Era un Mastro Ferraio, un fabbro, e portava la caratteristica protezione al braccio sinistro, composta di lamine sovrapposte di algěfehre, una lega metallica molto resitente e che non conduce calore. Mi colpì particolarmente la sua “picca”, sicuramente antica, che lui disse appartenere alla sua famiglia da generazioni e di cui si mostrò molto orgoglioso.  Non era certo uno strumento di lavoro ma una vera e propria arma da guerra: un martello d’arme a becco di corvo, che i Nani Guerrieri utilizzavano nel combattimento ai ferri corti e nel corpo a corpo. Ai nani, oggi,  non è più permesso portare armi con sé e io, in qualità di ufficiale imperiale, avrei dovuto sequestrarglielo; ma era molto simpatico e il suo buon umore mi aveva contagiato. Lo lasciai andare, raccomandandogli semplicemente di camuffare il martello, coprendolo con un cencio. I Nani  non sono più guerrieri da secoli, da quando l’imperatore Brevalaër Erondàr sconfisse definitivamente le forze insorgenti di Narohk il Forte e di Koulm “Maglio di Pietra”, in una serie di epiche battaglie lungo le pendici dei monti del Suprelurendàr settentrionale. I Nani, vinti, dovettero smantellare le loro armate e fare giuramento solenne di non sollevarsi mai più in armi contro l’Impero. Come gesto di magnanimità e riconoscenza, Brevalaër concesse loro il monopolio imperiale degli scavi sotterranei per le estrazioni minerarie. Decisione poco lungimirante, secondo alcuni. Oggi, il Sindacato dei Nani Minatori, diffuso in tutto l’Erondàr, è un’organizzazione più potente degli eserciti dei Nani Guerrieri dei secoli passati, meglio organizzata delle Falangi di Narohk e ben più temibile del maglio di pietra di Koulm.