giovedì 23 gennaio 2014

Le Pietre Sonore.


Disseminate in tutto l'Erondàr, si ergono delle misteriose vestigia di un'antica civiltà, scomparsa da tempo immemorabile; sono sculture di pietra dalle forme e dimensioni più diverse ma con una caratteristica comune: se strofinate con delle pietre levigate, esse “suonano”, con volume e timbro musicale differenti a seconda del materiale e della forma della scultura. Le popolazioni locali le chiamano con diversi nomi: “pietre sonore”, “roccia che canta”, “arpe dei troll” e non c'è regione, anche la più selvaggia e disabitata, dove non vi sia almeno uno di questi manufatti. Nessuno sa da chi e come siano state costruite né saprebbe come rifarlo e nessuno conosce lo scopo per cui esse vennero create. La vulgata attribuisce queste affascinanti opere alla leggendaria civiltà degli Ubiqui, che i miti più antichi raccontano abitasse il mondo in tempi remoti, prima dell'arrivo nell'Erondàr delle Quattro Razze, quando persino quella degli elfi era una stirpe giovane. Degli Ubiqui non si sa quasi nulla; non esiste alcuna raffigurazione di questo popolo, non si sa da dove provenisse e perché sia scomparso; gli studiosi dubitano persino che sia veramente esistito. Le leggende raccontano che essi si spostavano ovunque volessero “trasportati dal canto delle pietre” ma nessuno sa cosa questo significhi.

venerdì 3 gennaio 2014

Ritratto di gruppo

Questo è l'unico ritratto che mi sia stato concesso di fare alle orchesse guerriere di Keyra. Senza volerlo, causai con questo disegno seri problemi di coesione interna. Le varie guerriere raffigurate si sentirono offese dal fatto che, secondo loro, avevo reso più "bella" la rispettiva vicina e ciò diede la stura a recriminazioni senza fine, che sfociarono più di una volta in scontri furibondi. Dal momento che, nonostante io abbia da anni un orco come compagno di avventure, non ho ancora compreso bene il concetto orquino di "bellezza", non ho potuto in alcun modo rimediare al mio errore, modificando il ritratto. Ognuna delle orchesse qui raffigurate ha apertamente minacciato di mozzarmi le mani se mi avesse ancora visto ronzare loro attorno con fogli e matite, salvo chiedermi in segreto di ritrarre singolarmente ognuna di loro, all'insaputa delle compagne. Inutile dire che mi sono guardato bene dal cacciarmi nuovamente nei guai.